Hai maturato conoscenze, esperienze o un metodo di lavoro che meriterebbero di essere raccontati? Stai valutando di scrivere un libro, un manuale tecnico o una guida che possano valorizzare il tuo percorso professionale e rafforzare la tua autorevolezza? Allo stesso tempo, potresti non avere tempo da dedicare a questo impegno o non essere particolarmente a tuo agio con la scrittura. È qui che entra in gioco la figura del ghostwriter, un professionista della scrittura che lavora al tuo fianco per trasformare idee, appunti e visioni in contenuti coerenti, chiari e su misura. In questo articolo capiremo meglio il significato di “ghostwriter”, cosa fa, quando coinvolgerlo e in che modo può supportarti nello sviluppo di testi professionali.
Cosa fa un ghostwriter? Il professionista che scrive su commissione
Partiamo dalle definizioni. Treccani definisce il ghostwriter in questo modo “Chi, dietro compenso, scrive discorsi, articoli, interviste per conto di altra persona, che ne assume poi la paternità, o dà forma letteraria e compiuta a idee da essa abbozzate”.
Il ghostwriter, o scrittore fantasma, è quindi il professionista che scrive testi destinati a essere pubblicati con il nome di un’altra persona. In pratica, mette la propria penna al servizio di chi desidera firmare contenuti senza occuparsi direttamente della loro stesura. Può essere ingaggiato da chiunque voglia pubblicare libri, ebook, articoli, discorsi o altri materiali, ma non ha il tempo, l’esperienza o le competenze per farlo in autonomia.
Il lavoro del ghostwriter richiede una collaborazione stretta con il committente: è fondamentale comprenderne le idee, il messaggio da trasmettere, il tono e lo stile di scrittura desiderati. L’obiettivo, infatti, è creare un testo che rifletta fedelmente la voce e i pensieri dell’autore. Si tratta di un compito tutt’altro che semplice. Non basta scrivere bene: servono empatia, ascolto e una notevole capacità di interpretare le aspettative del cliente, senza dimenticare quelle del pubblico. Spesso, inoltre, il ghostwriter deve condurre ricerche approfondite, soprattutto su argomenti tecnici o specialistici, per garantire contenuti accurati e credibili.
Infine, c’è una questione cruciale: la riservatezza. Il ghostwriter è tenuto al riserbo sulla collaborazione, proprio per tutelare l’anonimato del committente.
Perché ingaggiare un ghostwriter?
Ingaggiare un ghostwriter può essere la scelta giusta se:
- Non hai tempo per scrivere i tuoi contenuti, che si tratti di un libro, un ebook o articoli per il tuo blog. Mentre ti concentri sulla tua attività principale, il ghostwriter si occuperà della produzione dei testi, rispettando le scadenze e garantendo una pubblicazione regolare (un aspetto cruciale, ad esempio, per chi segue una strategia di content marketing).
- Cerchi una figura esperta nella scrittura: un ghostwriter ha le competenze per realizzare testi ben scritti, coerenti, coinvolgenti, in linea con le tue aspettative e con quelle del tuo pubblico.
- Hai idee o concetti da condividere ma non sai come organizzarli: in questo caso, il ghostwriter può aiutarti a trasformare i tuoi pensieri, la tua esperienza e le tue intuizioni in contenuti strutturati, chiari e accattivanti.
Troppo spesso, quando si pensa al “cliente tipo” di un ghostwriter, vengono in mente le celebrità. Ma la verità è che non sono solo le persone famose ad avvalersi di una figura di questo tipo. Anzi. Un imprenditore, un libero professionista, un esperto che vogliono divulgare le proprie conoscenze o raccontare la propria storia possono trarre grande beneficio dal supporto di uno scrittore fantasma.
Quante persone hanno qualcosa da dire, insegnare o condividere, ma non hanno il tempo o non si sentono abbastanza sicure con la scrittura? Delegare a un ghostwriter significa dare forma alle proprie idee e trasformarle in contenuti concreti, leggibili e fruibili da tutti. Perché lasciarle chiuse in un cassetto?
Per che tipo di testo può aiutarti un ghostwriter?
Un ghostwriter può aiutarti a sviluppare diversi tipi di testi: autobiografie, romanzi, manuali, articoli, racconti, sceneggiature, discorsi… le possibilità sono tante. Tieni però presente che non tutti i ghostwriter, di solito, sono specializzati in ogni genere. Io, ad esempio, ho deciso di concentrarmi esclusivamente su manuali e libri tecnici, anche se in passato mi sono occupata anche di autobiografie e romanzi.
Cosa fa uno scrittore ombra specializzato in manuali e libri tecnici?
Vuoi realizzare un manuale, una guida o un libro tecnico? Magari hai in mente di sviluppare un testo che spieghi il tuo metodo di lavoro, la tua visione o l’esperienza che hai maturato in un ambito specifico. Sempre più professionisti scelgono di scrivere un libro di questo tipo per promuovere la propria attività, rafforzare la propria autorevolezza nel settore o attrarre nuovi clienti.
In questi casi, il supporto di uno “scrittore ombra” può fare davvero la differenza. Un ghostwriter ti aiuterà a trasformare concetti complessi in contenuti chiari e accessibili, curando la struttura del documento, la coerenza dei contenuti e l’adattamento del linguaggio e del tono di voce al pubblico a cui ti rivolgi. Il risultato? Un testo informativo, professionale e facilmente fruibile.
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Quanto viene pagato un ghostwriter?
Il compenso di un ghostwriter freelance può variare parecchio, a seconda di diversi fattori come:
- l’esperienza del professionista;
- la tipologia del progetto e la complessità dei contenuti;
- la necessità di fare ricerche approfondite;
- la lunghezza del libro;
- i tempi di consegna richiesti.
Le modalità di definizione del compenso cambiano da professionista a professionista. Nel mio caso, ad esempio, propendo quasi sempre per due approcci: pagamento a progetto o pagamento a pagina. Nel primo caso si concorda un compenso fisso, che resta invariato indipendentemente dal numero di pagine finali. Nel secondo, invece, il costo dipende direttamente dalla quantità di pagine totali.
Quando si tratta di altri tipi di testi – come articoli, white paper o contenuti per il web – le tariffe possono essere ancora più variabili e vanno definite di volta in volta, in base alle esigenze specifiche del cliente e alla natura del lavoro.
Come si diventa ghostwriter e quali competenze si devono possedere?
Al momento, non esiste un percorso ufficiale per diventare ghostwriter. Le persone che lavorano in questo ambito possono arrivare da esperienze diverse, ma spesso sono accomunati da alcune caratteristiche come la passione per la scrittura, un’ottima padronanza della lingua italiana, e la capacità di organizzare e strutturare un testo in modo efficace. Queste competenze possono derivare da percorsi lavorativi simili – molti ghostwriter, ad esempio, provengono dal giornalismo, dall’editoria, dal copywriting – oppure dagli studi intrapresi, spesso in ambito umanistico.
Io, ad esempio, ho iniziato a scrivere su commissione perché scrivere è sempre stata la mia grande passione. È ciò che, più di ogni altra cosa, mi viene naturale. Per questo ho scelto di laurearmi in Scienze della Comunicazione, poi di lavorare per qualche anno nel giornalismo. Da lì, ho intrapreso il percorso nel mondo del SEO copywriting e del ghostwriting, perché ho capito che era questa la mia direzione: usare la scrittura per aiutare le persone a comunicare il proprio messaggio in modo autentico ed efficace.
Quali competenze deve possedere un ghostwriter?
Secondo me, un buon ghostwriter dovrebbe avere alcune competenze e qualità fondamentali. Ecco le principali:
- Padroneggiare molto bene la lingua italiana, sia dal punto di vista grammaticale che stilistico.
- Adattare il proprio stile di scrittura per rispecchiare la voce del cliente, modulando il linguaggio in base al pubblico di riferimento.
- Sapersi muovere tra argomenti diversi, anche molto distanti tra loro, con curiosità e flessibilità.
- Avere buone capacità di ricerca, per approfondire i contenuti e integrarli in modo credibile e coerente.
- Ascoltare davvero il cliente: comprendere le sue esigenze, il suo modo di comunicare, i suoi obiettivi.
- Mantenere la riservatezza su tutto ciò che riguarda il progetto, rispettando sempre gli accordi di non divulgazione.
- Gestire bene tempi e scadenze, organizzando il lavoro in modo efficiente e professionale.
Insomma, non basta saper scrivere: serve metodo, empatia e tanta capacità di mettersi nei panni dell’altro.
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